ma la parliamo con amarezza e senza forza
e questo fa male
dando vita all'arte come nessun altro popolo
ci accontentiamo di copie sbiadite
ma quanto fa male
Abbiamo inventato l'università
e ci facciamo prendere per scemi
ma guarda che stupidi
Abbiamo creato un paese come nessun altro
e poi ci facciamo rubare la nostra abilità
e questo fa pena
La luce illumina
la facciata rimasta
tenuta da piloni
colonne di cartapesta
dipingete il cielo se fosse realtà
viverci nonn vuole nessuno
in questa, cinecittà
Ridotti a figuranti in una scadente tragicommedia
recitiamo e paghiamo
ma non ti interessa?
Ci lasciamo gestire da un regista da show spazzatura
che ci adopera e ci sfotte, mentre il mondo ci deride
ma non lo vuoi sapere?
Più nessuno ha la spinta di cambiare qualcosa
nessuno combatte, si andrà avanti come sempre
dipende da te
Le quinte marcie non reggeranno più a lungo
i topi di fogna abbandonano la nave che affonda
portandosi via tutto ciò che ha valore
ma vuoi solo stare a guardare, come scompare la tua identità?
quanto dolciume puoi sopportare prima di vomitare?
la frutta colorata e marcia
la dolce vita esiste solo per chi paga
la natura annientata e calpestata e chi se ne frega?
gli appalusi coprono le urla di soccorso
ma sul serio vuoi vivere veramente in mezzo a questa menzogna?
distruggi questo palcoscenico e ricostruisci questo paese
non permettiamo di farci separare
da gelosie ed ingiustizie impiantate nelle nostre teste
La luce illumina
la facciata rimasta
tenuta da piloni
colonne di cartapesta
Italia, culla degli artefici
siamo noi che possiamo creare tutto dal niente
perché non iniziamo a farlo
cacciando via quelli
che dal tutto, hanno creato il nulla
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